Gruppo Giovani
Premessa
Il presente documento è stato redatto ai fini di presentare il progetto Giovani del Club Alpino Italiano a tutte le sezioni della Regione Veneto.
Di cosa si tratta?
È un progetto che è stato fortemente voluto dal Presidente Nazionale Antonio Montani e ha lo scopo
di attirare e coinvolgere i Giovani nelle realtà del Club e delle sue sezioni. L’obiettivo è quello di
offrire ai Giovani la possibilità di unirsi ad un Gruppo, nel quale possano trovare altri ragazzi e
ragazze della loro età, per poter vivere insieme esperienze in montagna e non solo.
È quindi un'opportunità per i ragazzi che escono dall'Alpinismo Giovanile, di trovare un nuovo
spazio adatto a loro in cui continuare a frequentare la montagna e promuovere l'organizzazione di
attività culturali diversificate. Oltre ai ragazzi uscenti dall’AG, si mira a coinvolgere anche i soci
Giovani che non si sono ancora cimentati nella partecipazione alle attività del CAI (escursioni, gite,
corsi, attività ambientali e culturali). Non per ultime, anche quelle persone che non sono tesserate,
ma che potrebbero iscriversi nel momento in cui dovessero maturare l’interesse ad unirsi al Gruppo
Giovani della sezione.
Da chi è composto il Gruppo Giovani?
I destinatari dell’iniziativa sono ragazze e ragazzi dai 18 ai 35 (40) anni. È facoltà di ogni singolo
Gruppo, decidere se coinvolgere fasce d’età più ristrette rispetto a quella indicata.
Come creare un Gruppo Giovani?
Si riporta anzitutto un estratto dell’articolo appositamente previsto nello statuto tipo per le Sezioni
CAI: “Il Consiglio Direttivo può costituire gruppi aventi autonomia tecnico-organizzativa ed
amministrativa in linea con le direttive sezionali e degli eventuali OTCO/OTTO di riferimento. Tali
gruppi operano secondo apposito regolamento sezionale, non hanno rappresentanza esterna né
patrimonio autonomo, ma gestiscono direttamente le risorse finalizzate dalla Sezione all’attività del
Gruppo stesso. È vietata la costituzione di gruppi composti da non Soci.
Sempre secondo lo Statuto Sezionale tipo, tra le funzioni del Consiglio Direttivo, lo stesso
“delibera la costituzione o lo scioglimento di Commissioni, Gruppi e Scuole e ne coordina
l’attività”. Pertanto, per la costituzione di un Gruppo Giovani è sufficiente una delibera del
Consiglio Direttivo Sezionale.
Il Gruppo è gestito e coordinato dagli stessi ragazzi che ne fanno parte. In questa organizzazione, è
consigliabile individuare una o più persone (coordinatori) che possano diventare il punto di
riferimento. Questi faranno da ponte tra il Gruppo, il consiglio direttivo e il resto della sezione.
Cosa fa il Gruppo Giovani?
Oltre a poter partecipare alle classiche attività Sociali CAI, i componenti del Gruppo possono
autonomamente organizzare attività rivolte ai soci del Gruppo, sempre e comunque nell’ambito
delle attività previste dallo Statuto del CAI e di conseguenza, prevalentemente legate alle attività in
ambiente oppure di carattere culturale. Potranno essere coinvolti anche Giovani non tesserati, ma
questi dovranno pagare la quota assicurativa per le singole attività organizzate ufficialmente dal
Gruppo. Il Gruppo potrà inoltre proporre momenti non prettamente legati all’attività in ambiente
montano, che favoriscano l’aggregazione dei partecipanti (serate tematiche, visione film in sede,
grigliate, ecc.).
Poca burocrazia!
Si sa che la burocrazia c’è, ed è una delle cose che allontana di più, soprattutto i Giovani. Si ritiene
perciò sufficiente che i soci del gruppo preparino un programma di intenti annuale/semestrale e lo
sottopongano al Consiglio Direttivo Sezionale per approvazione, comunicando successivamente i
dettagli di ogni attività.
All’interno del Gruppo, la gestione può seguire un regolamento stilato dal gruppo stesso e
approvato dal Consiglio Direttivo sezionale, che comunque riprenda lo Statuto del CAI.
Per quanto riguarda le finanze, si propone il seguente metodo: il gruppo ad inizio anno presenta un
proprio bilancio preventivo alla Sezione. Se il budget viene approvato, il gruppo è poi autonomo
nelle spese autorizzate. Da considerare in quest’ottica la possibilità che la Sezione favorisca la
partecipazione ai corsi di formazione del CAI facendosi carico di una parte, o anche in toto, della
quota di iscrizione.
Accompagnatori?
No, semplicemente amici e compagni di gita. Pur sapendo che il capogita/accompagnatore durante
l’attività ha responsabilità ben precise e in più rispetto al semplice partecipante, è importante
sottolineare che le attività in ambiente non sono dei corsi, ma unicamente delle attività che ognuno,
invece di svolgere autonomamente, preferisce fare insieme al Gruppo, per il piacere della
condivisione e la sicurezza del non andar da soli in montagna.
Per quanto riguarda la formazione ed i corsi, è opportuna una buona collaborazione con le Scuole
CAI presenti in zona, in modo da indirizzare lì eventuali Soci interessati ad approfondire qualche
ambito (escursionismo avanzato, alpinismo, scialpinismo, ecc.).
Collaborazioni?
Viste le finalità del Gruppo Giovani , può essere opportuno organizzare qualche uscita condivisa tra
Gruppo Giovani e Alpinismo Giovanile (mantenendo la presenza dei Titolati/Qualificati di AG), per
far conoscere ai giovani l’esistenza del Gruppo, cercando così di evitarne la dispersione all’uscita
dell’Alpinismo Giovanile per raggiungimento del limite d’età.
Allo stesso modo, sarebbe opportuno far conoscere ai soci del Gruppo Giovani le Commissioni e
Scuole del CAI, con le quali potrebbero collaborare e che queste siano disposte a fornire, se
richiesto, tutto l’aiuto possibile al Gruppo, anche proponendo alcuni momenti formativi ‘ad hoc’ per
i ragazzi, in modo da renderli più consapevoli su temi come l’orientamento, il primo soccorso,
l’attrezzatura, cartografia, ecc..
Altre Sezioni?
In caso di Sezioni/Sottosezioni piccole e geograficamente vicine, potrebbe essere opportuno creare
dei Gruppi Giovani intersezionali. In tal caso, vale tutto quanto scritto sopra, con l’unica eccezione
che ogni cosa dovrà essere approvata dai vari Consigli Direttivi Sezionali facenti parte.
Potenzialità
Avere un gruppo giovani attivo, porterebbe sicuramente nuove energie, idee e potrebbe dare molta
visibilità alla sezione. Potrebbe essere quella calamita per portare i giovani a conoscere il CAI e a
viverlo più da vicino. Non per ultima, non va sottovalutata la possibilità di far entrare i giovani soci
nella gestione della sezione e permettergli di supportare gli altri soci che attivamente si mettono a
disposizione con le loro attività di volontariato.
Referente Gruppo Giovani Regione Veneto
Negli scorsi mesi è stato eletto un referente regionale per i Giovani del Veneto, il quale farà da
punto di riferimento per tutti i gruppi già presenti e quelli che nasceranno in futuro. Il suo compito
sarà quello di censire i gruppi presenti e dare supporto alle sezioni interessate a provare a creare un
Gruppo Giovani. In un secondo momento si punterà a mettere in contatto tra loro i vari gruppi
Giovani, in modo tale che si possano supportare a vicenda e coinvolgere nelle varie attività.
Sollecitiamo i consigli direttivi ad attivarsi nella maniera che riterranno più opportuna, per mettere a
conoscenza i soci, soprattutto quelli Giovani, di questo nuovo progetto. Invitiamo inoltre tutti i
presidenti interessati a creare un Gruppo Giovani nella propria sezione, a mettersi in contatto con il
referente regionale. Nel caso fosse già presente un Gruppo Giovani all’interno della sezione,
sollecitiamo i coordinatori di ogni gruppo a contattare il referente regionale.
Potete mettervi in contatto con il referente regionale tramite la seguente mail veneto.giovani@cai.it
Gruppo Discord
Potete inoltre unirvi al gruppo Discord che raggruppa tutti i gruppi giovani del Veneto. Quest'ultimo avrà lo scopo di creare un luogo dove poter condividere informazioni, eventi, corsi con tutti i giovani del Veneto iscritti al CAI e non solo e in futuro organizzare attività tutti insieme. Tutto quello che si deve fare è scaricare l'applicazione su smartphone o pc e unirsi al gruppo tramite questo link di invito https://discord.gg/kHVQkndVBh.
Per eventuali dubbi fai riferimento sempre al Referente Regionale.
(Foto tratte dalla Sezione Cai di Verona "C. Battisti", Conegliano, Montebelluna e di Montecchio Maggiore)